Isaia nel Libro di Mormon

Giovane che legge - Isaia nel Libro di Mormon

Isaia nel Libro di Mormon è citato diverse volte. Viene citato non solo da Nefi, ma anche da Mosia, Helaman e Mormon. Nefi, per poter persuadere più completamente i propri fratelli, Laman e Lemuel, lesse loro le parole di Isaia.

E lessi loro molte cose che erano scritte nei libri di Mosè; ma per poterli persuadere più completamente a credere nel Signore, loro Redentore, lessi loro ciò che fu scritto dal profeta Isaia …

(1 Nefi 19:23)

Mormon riteneva gli scritti d’Isaia significativi e copiò, dalle tavole di bronzo, interi capitoli. Il testo d’Isaia citato nel Libro di Mormon è leggermente diverso da quello che troviamo nella Bibbia. Per esempio, il primo versetto del capitolo 48 della Bibbia, citato al capitolo 20 di secondo Nefi c’è un aggiunta molto significativa che riguarda il battesimo:

Da’ ascolto e odi questo, o casato di Giacobbe, che sei chiamato col nome d’Israele, e che sei uscito fuori dalle acque di Giuda, ovvero fuori dalle acque del battesimo, tu che giuri per il nome del Signore e menzioni il Dio d’Israele, eppure non giurano in sincerità né in rettitudine.

(2 Nefi 20:1)

Isaia la salvezza di Yahweh

Isaia vede l'avvento di Cristo - Isaia nel Libro di Mormon

Gli scritti d’Isaia sono abbondantemente centrati sull’avvento del Messia, il Redentore che sarebbe dovuto venire per redimere Israele e il mondo intero. Nefi percepì che Isaia aveva ricevuto la sua stessa testimonianza. Isaia deve aver visto in visone i tempi e gli accadimenti del popolo Nefita. Stessa cosa deve essere accaduto a Nefi, deve aver visto in visione i tempi del profeta Isaia. Entrambi hanno visto l’avvento di Cristo.

Nefi dice che Isaia vide il Redentore, proprio come è accaduto a lui. Entrambi hanno avuto visioni simili. Hanno visto il Redentore, hanno avuto una visone dei tempi futuri e dei tempi passati.

E ora io, Nefi, scrivo delle altre parole d’Isaia, poiché la mia anima si diletta nelle sue parole. Poiché io applicherò le sue parole al mio popolo, e le tramanderò a tutti i miei figlioli; poiché egli vide in verità il mio Redentore, proprio come io l’ho visto.

(2 Nefi 11:2)

I tre veggenti del Messia

Nefi narra che anche suo fratello Giacobbe ha ricevuto delle visioni. Un veggente può vedere eventi del passato, del presente e del futuro. Isaia, Nefi e Giuseppe erano tre veggenti ed hanno avuto visioni equivalenti.

E anche mio fratello Giacobbe lo ha visto [il Cristo] come l’ho visto io; pertanto io tramanderò le loro parole ai miei figlioli per dimostrare loro che le mie parole sono vere. Pertanto, mediante le parole di tre persone [Nefi, Giacobbe, Isaia], ha detto Iddio, io stabilirò la mia parola. Nondimeno Dio manda più testimoni e dimostra tutte le sue parole.

(2 Nefi 11:4)

Per rivelare i giudizi di Dio

Profeta Isaia - Isaia nel Libro di Mormon
KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA

Nefi utilizza le parole d’Isaia per insegnare e rivelare i giudizi di Dio, ma questi insegnamenti non tutti possono comprenderli:

Pertanto io scrivo al mio popolo, a tutti coloro che riceveranno in seguito queste cose che scrivo, affinché possano conoscere i giudizi di Dio che vengono su tutte le nazioni, secondo la parola che egli ha detto.

(2 Nefi 25:3)

I giudizi di Dio non sempre sono facili da capire. A volte bisogna fare dei paragoni, insegnare con simbolismi o con metafore. Nefi cerca invece d’insegnare con parole semplici, con la semplicità che ha sempre avuto.

Pertanto datemi ascolto, o mio popolo, che siete del casato d’Israele, e porgete orecchio alle mie parole; poiché, anche se le parole d’Isaia non vi sono chiare, nondimeno esse sono chiare per tutti coloro che sono pieni dello spirito di profezia. Ma io vi do una profezia, secondo lo spirito che è in me; pertanto io profetizzerò secondo la semplicità che è stata mia fin dal tempo in cui uscii da Gerusalemme con mio padre; poiché ecco, la mia anima si diletta nella semplicità verso il mio popolo, affinché possano imparare.

(2 Nefi 25:4)

Applicai a noi le scritture

Bibbia e Libro di Mormon - Isaia nel Libro di Mormon

Gli scritti d’Isaia sono stati per Nefi una fonte altamente spirituale. Egli si immedesimava nelle parole d’Isaia e applicava a se e al suo popolo le profezie. Ma egli [Nefi] vedeva nelle profezie d’Isaia anche gli eventi futuri. Sapeva che le sue parole [di Nefi] sarebbero state utile per gli eventi futuri, per gli ultimi giorni.

Nefi sapeva che Isaia aveva visto i Nefiti, aveva visto l’opera del Libro di Mormon. Nefi aveva capito che Isaia parlava dei suoi scritti. Scritti che sarebbero serviti per l’edificazione del regno di Dio negli ultimi giorni.

Ed egli innalzerà un’insegna alle nazioni lontane, e fischierà loro dall’estremità della terra; ed ecco, esse verranno in fretta senza indugio; nessuno fra loro sarà affaticato né inciamperà.

(2 Nefi 15:26)

I simbolismi e le metafore

Le parole d’Isaia erano più semplici da capire per la gente del suo popolo e del suo tempo. Alcuni termini ed espressioni erano tipiche della cultura ebraica. Quando si estrapolano dal contesto originale hanno bisogno di essere “interpretate”.

Per esempio, in 2 Nefi 12:1–3, Isaia usa la parola «monte» come simbolo di un luogo altamente spirituale, un luogo di rivelazione e vicinanza a Dio, come il tempio. Isaia parla di un monte che sarà stabilito sulla vetta dei monti. La frase non ha senso a meno che non si interpretasse il significato della parola “monte”.

Il raduno di Israele

Bandiera di Israele - Isaia nel Libro di Mormon

Nefi legge negli scritti d’Isaia la dispersione del popolo d’Israele, egli sa che sono fuggiti da Gerusalemme proprio perché si stava avverando questa profezia.

Pertanto i Giudei saranno dispersi fra tutte le nazioni; sì, e anche Babilonia sarà distrutta; pertanto i Giudei saranno dispersi per mano di altre nazioni.

(2 Nefi 25:15)

Nefi vede la dispersione, ma anche il raduno, la riunificazione del popolo eletto. Nefi chiamerà questo intervento divino “un opera meravigliosa”.

E il Signore porrà di nuovo mano per la seconda volta a ristabilire il suo popolo dal suo stato perduto e decaduto. Pertanto egli procederà a compiere un’opera meravigliosa e un prodigio fra i figlioli degli uomini.

(2 Nefi 25:17)

Uno strumento per l’opera di Dio

Il Libro di Mormon è uno strumento per la realizzazione del regno di Dio sulla terra in questi ultimi giorni. Insieme alla Bibbia il Libro di Mormon riporta a tutti noi la Pienezza del Vangelo Eterno, la rivelazione del Piano di Dio. Nefi sa che deve inserire Isaia nel Libro di Mormon per aiutarci a comprendere i propositi divini.


Come spesso dico nei miei discorsi, io non sono un predicatore, ne un insegnante, sono solo un riflettore. Studio medito e condivido le mie riflessioni nella speranza che possano essere utile a chi legge.

Ti consiglio di leggere il Libro di Mormon, perché contiene la Pienezza del Vangelo Eterno. Se la Bibbia ti indica il sentiero per incontrare Dio, il Libro di Mormon ti illumina lungo il cammino.


Questo è un blog personale, visita il sito autorizzato della
Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.